Mens Sana. Cap. 11. – L’Aura. –

La grande avventura.

Cap. 11. L’Aura.

Ho dedicato numerose pagine a parlare di spirito, spiritualità, doveri. Di eventuali diritti, traguardi. Ma non mi sono mai veramente fermato a descrivere lo spirito che è dentro di noi. Ho affermato che esiste senza portare una prova a sostegno. Ritengo che sia arrivato il momento di parlarne di nuovo.

Inizio partendo dalla nostra esistenza. Anzi, dal nostro corpo fisico. Siamo di una complessità incredibile. Dotati di una infinità di strumenti: la mente, le mani, i sensi, tanto per citarne alcuni. Volendo possiamo essere resistenti, forti, ma anche estremamente vulnerabili sia nella psiche che nella materia.

Come umanità siamo riusciti a sopravvivere dall’inizio dei tempi grazie a un istinto innato che ha dominato, e domina, la nostra vita: “L’istinto di sopravvivenza”. Non abbiamo molte possibilità, salvo in casi estremi, di poter annullare questo istinto atavico. La sua presenza è legata al perché della nostra esistenza.

Siamo dotati di Intelligenza. Quanta non lo sappiamo. Anche perché tutto dipende da come la usiamo. Inoltre, da sempre, siamo simbionti con la famiglia di nascita e con l’ambiente che ci circonda. Da qui apprendiamo usi e costumi, tradizioni e cultura, politica e religione.

C’è un elaboratore dati dentro di noi.

L’intelligenza è come un sistema di elaborazione dati. Più conoscenza abbiamo a disposizione e più facilmente riusciremo ad esprimere un pensiero intelligente. Per fare questo metteremo in azione altri tre sottosistemi primari quanto mai indispensabili: “Pensiero, ragione, coscienza”.

A loro volta essi sono dotati di una infinità di, chiamiamole: applicazioni, alle quali rivolgersi per portare a termine il compito loro assegnato. Non posso andare oltre perché il tema e l’aura e non l’intelligenza. Ad ogni modo ritengo che un appassionato ricercatore possa continuare con queste indicazioni.

Un’ultima osservazione. Siamo un complesso di molecole composte di atomi.  Quindi materia. In svariate forme atomiche. Tanta acqua, carbonio, molti metalli. Il nostro cervello produce elettricità e l’insieme delle molecole un campo magnetico.

In medicina tutti sappiamo dell’elettrocardiogramma, o dei grafici ottenuti con l’analisi delle onde cervicali. Nei film si vedono soldati con visori notturni che individuano forme viventi dal calore emesso dai loro corpi.

Per chi si intende di elettricità non è una novità parlare di corone che circondano i fili dell’alta tensione in particolari momenti. Anche i marinai, in determinate condizioni atmosferiche, vedono dei campi magnetici che circondano i pennoni delle navi che chiamano: Fuochi di Sant’Elmo.

L’energia è sempre creata.

Il corpo umano è elettrizzato dalla punta dei capelli alla punta dei piedi. È circondato da un campo magnetico dovuto anche dalla presenza di metalli e composti chimici di varia natura. Sto parlando di valori molto piccoli.

La frequenza di queste energie è tale che non è percepibile, in normali condizioni, alla nostra vista. Prendiamo a esempio la luce: noi vediamo solo quello che lei illumina. I raggi X sappiamo che ci sono senza vederli.

Non a quella degli animali. Molti di loro vedono diversamente da noi. Percepiscono suoni, e vedono fonti di energia, che noi non  sentiamo e vediamo. Il nostro corpo è una fonte di energie. Il calore del corpo ne è una dimostrazione.

Da noi escono due fonti di energia a loro volta suddivise per caratteristiche. Dal corpo energie materiali e spirituali. Le materiali sono: energia elettrica, magnetica, calore. Tutte percepibili dagli strumenti in nostro possesso.

Spirituali. L’energia dello Spirito, produce un effetto corona e circonda il corpo in differente misura fra uomo e donna. Va da pochi millimetri a poco più di un centimetro negli uomini.

Energia vitale. E quell’energia deputata alla nostra vita. E’ l’energia con la quale lo Spirito alimenta, fondendosi con loro, le tante parti del corpo. Lo circonda ma non in modo uniforme. La sua ampiezza va da pochi centimetri a circa sette.

Aura. È l’insieme di tutte le energie che escono da noi. E’ attorno a noi e ci avvolge come fossimo all’interno di un pallone o di un sacco. Difficile dire quanti sia grande. Nell’aura si vedono tutte le energie che escono da noi con i loro colori. Il colore prevalente indica il nostro livello evolutivo e lo stato di salute.

Il Fiore di Loro. Terminologia che ho preso dalla cultura orientale in quanto non sapevo come definire questa forma di energia che esce dalla sommità del capo. Nelle donne è più sviluppata e si presenta con la forma che richiama un copricapo egizio. Negli uomini è come un insieme di getti di acqua di diverse fontanelle.

I limiti sono quelli del corpo.

Nessuna di queste energie è percepibile dall’occhio umano e non abbiamo strumenti per vederle a parte il calore. Dalla cultura orientale, in particolare dai Lama Tibetani, viene un suggerimento per poterle osservare. Forse non si riuscirà a vederle tutte ma alcune di esse, anche se parzialmente, sono alla portata dei più volenterosi.

Per un maggiore chiarimento rimando i lettori a dare un’occhiata a disegni presenti in molti libri con gli stessi temi. Ora alcune piccole considerazioni. Ciò di cui parlo sono testimone. Di persona ho visto ciò che scrivo. Dell’aura non ho visto i colori. Ho visto solo una specie di sacco, o di pallone da Rugby, che ondeggiava.

Colori. L’energia dello Spirito. Ci circonda da capo a piedi in modo quasi uniforme. È di colore bianco luminoso. Ad una indagine più ravvicinata assume sfumature azzurrine e vibra ad altissima frequenza. Si vede solo per pochi secondi. Al primo battito di ciglia svanisce. Poi ci vuole tempo per rivederla.

L’Energia vitale. E’ l’energia dello Spirito che fondendosi con le molecole del corpo assume un’altra composizione. Da vigore a tutto il nostro corpo. La parte visibile, che esce da noi, è di un colore giallo chiaro e uniforme. Di solito ha un’ampiezza diversa fra uomini e donne. Più estesa nei maschi.

Aura. Non ho molto da dire sull’aura. L’ho vista senza riuscire ad approfondire. Non mi sembra giusto scriverne perché ne ho letto in libri di altri. O visto che ci circonda, che esiste, che vibra, con colori indefiniti, ma non posso dire altro di più.

Fiore di Loto. Alcune volte mi è capitato di vederlo. Arrivava quasi sempre come un’apparizione non cercata. Mi accontentavo di percepire l’energia vitale. E’ la più facile da vedere perché è la più densa. Non è piccola e nemmeno grande. Il Fiore di Loto, nelle donne, si presenta con la forma simile a un copricapo egizio.

In donne diverse cambiava solo la sua luminosità. Negli uomini è come il getto di alcune fontanelle. Di altezza inferiore di alcuni centimetri. L’unica considerazione che mi sento di fare e che gli uomini hanno una vita più materiale di quella delle donne e a noi serve un’energia diversa e in maggiore quantità.

Il sesso femminile è più sensibile ai valori spirituali e a una vita più sentimentale. L’uomo deve essere più pratico, più materialista. Con un corpo più forte. Sono differenze, non difetti. L’alternativa sarebbe la nostra estinzione.

Un accenno alla Metafisica. Esistono due metodologie per osservare un Ente o qualsiasi cosa esistente: il come è fatto e il perché è fatto o esiste. Nel primo caso si può scoprire tutto ciò che serve a sapere il come è fatto. Ma non si saprà mai il perché. A questo punto entra in ballo la Metafisica. E qui mi fermo. Vado fuori tema.

Come osservare l’Aura.

Necessita mettere in atto una semplice tecnica. E’ possibile iniziare da se stessi. In un ambiente tranquillo, senza rumori o suoni all’interno della stanza, allungate una mano. L’importante che ci sia un colore di contrasto con i colori del corpo.

Per esempio una tovaglia di un colore giallo, verde chiaro, azzurro uniforme e non lucente. Il colore del legno senza oggetti nel campo visivo. Anche la parete della stanza va bene senza quadri in vista. Gli oggetti richiamano lo sguardo e distraggono. Badate anche di non essere nella traiettoria di riflessi di luce.

Osservate fra le dita. Cercate di non guardare nulla in primo piano. Come se la vostra vista si perdesse nell’infinito. Fra le dita, a un certo punto vedrete un piccolo alone di colore chiaro. Dello spessore di un millimetro o due. Non osservatelo direttamente.  State osservando l’energia del vostro spirito.

E’ possibile che all’inizio ciò che vedete sia qualcosa che assomiglia a una piccola nebbiolina, o a qualcosa di trasparente ma vedete che esiste. Siete all’inizio. E sulla strada giusta. Perseverate senza fretta o ansia. Non è un inganno della vista.

La tecnica non è sufficiente.

La dimostrazione che noi siamo circondati da un campo di energie è nella letteratura medica, militare, religiosa, e nelle righe precedenti. Per vedere il calore del corpo basta una lente di contrasto. Quindi se non vedete l’aura alla tecnica necessita aggiungere un qualche cosa in più. Fiducia e perseveranza non guastano.

Di più non so cosa dire. Se non credete a quanto scritto lasciate perdere. Non è la vostra strada. Vedere le Aure non risolve i nostri problemi. Serve solo a dimostrare che esiste un mondo ben oltre a quello materiale.

E che è legato al perché della nostra esistenza. Per noi, ricercatori del perché della vita, vedere le Aure, è solo la dimostrazione che siamo sulla buona strada. Nella letteratura leggiamo di Monaci Buddisti, Lama Medici che curano le persone osservando la loro aura. Per noi occidentali è molto difficile per non dire impossibile. Siamo troppo materialisti.

Quando cercate di vedere le Aure fatelo in momenti di calma. Non in preda a un desiderio, ma animati da una possibilità. Predisponete la vostra mente e il corpo alla calma. Rilassatevi, respirate dolcemente. Fate il vuoto nella mente.

Guardate senza vedere nulla di preciso. Osservate la vostra mano e indirizzate lo sguardo fra le dita. Non fatevi prendere dalla fretta, dall’ansia, dall’eccitazione. E’ un gioco. Non focalizzate nulla.

All’energia dello spirito si può aggiungere l’energia del calore del corpo. Si presenta come un qualcosa di trasparente. Non ne vedrete il colore perché non avete una lente di contrasto. La riconoscerete dal fatto che si estende da un dito all’altro. Ha leggere fluttuazioni muovendo la mano,

Ora un salto di qualità.

A questo punto è possibile cercare di vedere l’Aura in altre persone. La tecnica di base è sempre la stessa. Non fissate nulla di preciso. La persona, o le persone, che guardate, non devono essere in primo piano. Fate che il vostro sguardo si perda in un ipotetico infinito. State osservando leggermente al di sopra delle persone.

Ricordate che tutto ciò che esiste vibra. Tutto, materia compresa, è formato da atomi, da particelle. I campi magnetici sono in tutto ciò che è creato. Non riusciamo a vederli perché vibrano ad una intensità che il nostro occhio non vede. Molto diverso negli animali partendo dai felini. Loro vedono le nostre aure.

Nell’aura si riflettono le nostre paure. Il nostro stato di salute. L’evoluzione spirituale. Tutto il nostro essere è rappresentato nell’aura con dei colori. Una persona in buona salute ha colori vivaci e chiari. Una malattia porta alcuni colori dal rosso, al viola a seconda della gravità. L’energia vitale risente delle condizioni del corpo.

Un ultima considerazione. L’aura è energia emessa dallo spirito per dare vita e supporto al corpo fisico. Lo Spirito partecipa alle sue emozioni colorando l’aura (gioia) o ritraendosi (dolore, rabbia). Per noi occidentali vedere le Aure è utile solo a dimostrare che la Spiritualità non è una perdita di tempo.

Mario Garretto tratto dal libro: Prendila dolcemente.

La grande avventura – Cap. 12->

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2 risposte a “Mens Sana. Cap. 11. – L’Aura. –”

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