Domenica 25 maggio 2025 Gv 14- 23,29 “Se uno mi ama, osserverà la mia parola…”

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: “Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui.

Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato.

Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi. Ma il Paracleto, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui v’insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto.

Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore.

Avete udito che vi ho detto: -Vado e tornerò da voi-. Se mi amaste, vi rallegrereste che io vado al Padre, perché il Padre è più grande di me. Ve l’ho detto ora, prima che avvenga, perché, quando avverrà, voi crediate”.

Commento.

Giovanni, a differenza degli altri Evangelisti, va per la sua strada. Entra nel profondo dei temi e né da una visione pedagogica. Ecco perché in altre pagine ho scritto che il Vangelo è Pedagogia per la nostra anima.

All’inizio del suo vangelo fa un’affermazione tremenda: “Dio nessuno l’ha mai visto”. Nella Bibbia, nel vecchio testamento ci sono centinaia di pagine che affermano che Jaweh, il dio di Israele, era sempre con loro in carne e ossa.

Giovanni, a mio giudizio, è l’unico evangelista che ha capito a fondo il messaggio di Gesù e cerca di spiegarcelo. In duemila anni non c’è riuscito. Ma non per colpa sua.

Non perché non è comprensibile, ma perché Gesù vuole da noi una cosa che per l’umanità, in generale, è difficile da fare: “Assumersi le proprie responsabilità”, e non delegare altri a farlo. Inoltre, diciamocelo apertamente: siamo stati dirottati, per non dire truffati.

Ci siamo affidati alle religioni, e questo è il risultato. Le abbiamo delegate a intercedere per noi, anche se in fondo sapevamo la verità. Abbiamo raccontato alla nostra anima un sacco di bugie. E continuiamo a farlo. In fondo siamo degli sfaticati.

Pensavamo che l’Ideologia fosse la soluzione. Con la preghiera e la fedeltà al tempio, speravamo di cavarcela a buon mercato. Che il dogma, il mistero, fossero una soluzione. Che illusione.

Ma, se non crediamo (non volgiamo credere) nemmeno a ciò che vediamo, come poteremmo mai credere a un mistero, incomprensibile per natura, e che nessuno sa spiegare? (a meno che non si faccia la fatica di cercare, perché chi cerca qualcosa trova)

Poi, quel rompiscatole di Giovanni ci sta dicendo che abbiamo sbagliato. Ci ricorda che tutto era sotto i nostri occhi ma abbiamo fatto finta di non vedere. Che ne sa lui delle fatiche che facciamo anche solo per vivere.

Che abbiamo mentito a noi stessi. Questa parte non la digeriamo di certo. Come professionisti della bugia non lo ammetteremo mai. Nemmeno davanti a Dio? Per onestà intellettuale rispondo solo di me stesso. Ma se siamo messi alle strette abbiamo sempre una scappatoia: “Lo scarica barile”. Cioè dare la colpa a qualcun altro.

Non possiamo non vedere i risultati che abbiamo ottenuto con le nostre furbate. Che tristezza. Ce ne accorgiamo proprio ora che stiamo per andare su Marte per farne una colonia terrestre. Per fortuna non ci sono esseri, di tipo umanoide, da traviare, corrompere, sottomettere, uccidere.

Altri vogliono colonizzare la Luna. E poi che dire della terza guerra mondiale che è alle porte? Belle prodezze le nostre. E il nostro meraviglioso pianeta che fine farà? L’unica soluzione è (forse): “Proviamo anche con Dio, non si mai”.

“Non c’è una via per la pace, la Pace è la via”. (monaco zen.)

“Chi di voi è senza peccato, scagli la prima pietra”. Gv 8-1,11.

Continuo il commento. “Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come il mondo la dà, Io la do a voi”. Perché esista la pace in questo mondo cosa bisogna fare? Di cosa ha bisogno il mondo: “Di Verità e di Libertà?”

Bisogna togliere di mezzo tutto ciò che genera la guerra? In questo caso siamo di fronte ad un’utopia bella e buona? Per creare la pace è necessario che l’essere umano cambi la sua natura. Vale a dire da cattivo (animale) che è, diventi buono (umano).

Siccome le religioni hanno fallito in questo compito, così come hanno fallito tutte le ideologie politiche, l’umanità deve abbattere i mostri che ha creato.

La trinità divina è stata sostituita da: Economia – Tecnologia – Scienza, nella forma liberale, e anziché essere dei mezzi al servizio dell’uomo, sono dei fini per ottenere potere, gloria, e ricchezza, che, detto in termini moderni sono “Sesso, denaro, potere”.

Non certo a vantaggio della società, ma per sfruttare l’umanità! L’economia guida i popoli, il capitalismo è il suo profeta. La guida alla pace deve essere un processo determinato dall’intelligenza, dalla ragione, dalla coscienza.

Necessita promuovere tutto ciò che aiuta a creare la pace, e prima di tutto l’umanità deve dotarsi di una lingua comune, inventata dall’uomo, per dare modo alle persone di comunicare fra loro direttamente, primo passo nell’affratellamento (altrimenti è una colonizzazione indiretta).

Questa lingua comune non deve portarsi addosso gli odori nefasti di colonialismo, ma che metta tutti i popoli del mondo sullo stesso piano. Tutte le popolazioni del mondo devono fare la stessa fatica come bravi fratelli.

Oggi siamo stati stimolati (è un eufemismo) a parlare la lingua inglese. È insegnata nelle scuole fin dalle elementari. Anche se pedagogicamente giusto è un tragico grande errore.

Una domanda: “Perché un inglese, un americano degli Stati Uniti, un australiano, non deve fare la stessa fatica che facciamo noi, i nostri figli e nipoti?”

Poi chiedere a tutti i capi religiosi del mondo chiedere di togliere dai loro libri tutte quelle affermazioni che giudicano il prossimo come “Altri” e non li riconoscano come fratelli in Dio. Lasciare che ogni popolo si amministri secondo le sue idee.

La pace del Signore è in quel mondo, dove la “Libertà” s’incontra con la “Verità”.

Alcune piccole note.

L’ultima parte del commento alla parabola è un divenire se, ecc. È palese che non succederà mai. Non riusciremo mai a cambiare la nostra natura, e la guerra fra Russia e Ucraina, e il feroce sterminio dei palestinesi con il pretesto di annientare Hamas ne è la prova. Siamo ritornati nell’’oscurità dell’inquisizione o comunque oggi si chiami.

Non tanto per la guerra in sé stessa, ma osservando come si comporta parte del mondo in questo caso. Nessuno pensa seriamente alla pace. E i richiami che qualche capo di stato fa in previsione di una pace a venire sono solo furbate per accontentare i pacifisti della domenica, o per dare un contentino a qualche politico dell’opposizione.

Due o tre cose. Una riguarda i pacifisti di tutto il mondo. Signori miei, se davvero credete in quello che dite scendete in piazza. Tutti i giorni, fate dei sit-in in tutte le piazze del mondo. Occupate piazze, università, strade, ovunque voi siate. Radunatevi pacificamente fino a che non si faccia la pace.

La Nato. Sento dire da dei bugiardi patentati, e indefessi, che la Nato è un organismo di difesa. Ora desidero che qualcuno mi spieghi alcune cose: fa continuamente comunicati bellicosi contro la Russia. Ha minacciato la Cina di ritorsioni.

Dichiara che l’Ucraina vincerà la guerra. Sollecita Finlandia e Svezia a entrare nella Nato sfidando la Russia. Si comporta come un guerrafondaio.

Lo fa per un motivo personale o per il bene dell’umanità? Se il bene nostro sta nella terza guerra mondiale, ben venga: Gloria a Dio nell’alto dei cieli, e guerra fra gli uomini di buona (mica tanto) volontà.

Ho una domanda anche per la signora Ursula von der Leyen: è mossa da motivi personali contro la Russia, o pensa che la sua sia la politica giusta per l’Europa, per la Pace, e per l’Ucraina?

La mia domanda nasce dal fatto che la vedo impegnata nel cercare sistemi di sanzioni sempre più stringenti e dannose per la Russia, ma non la sento mai parlare di pace. La Pace non dovrebbe essere il suo primo obiettivo? Dimenticavo, noi (tutti noi europei) siamo a rimorchio del potere che guida il mondo. Perciò se qualche politico vuole essere rieletto, o eletto, sa come comportarsi.

Vale anche per i pacifisti. Rassegnatevi, non contate nulla. E per quelle persone che fanno patetiche apparizioni in televisione, forse non l’hanno capito. Essere presi in giro, sbeffeggiati dai benpensanti, arriva a stancare anche i più convinti.

Va bene che una comparsata in televisione offre, sempre forse, delle opportunità per una possibile carriera, ma farci la parte della/o stupida/o di turno ti dà una pagella, a meno che non si cambi il mezzo di comunicazione: la piazza.

“Proviamo anche con Dio, non si mai”. Da una canzone cantata da Ornella Vanoni: Domani è un altro giorno. https://www.youtube.com/watch?v=zEnpXgE1Z4g.

Le mie analisi seguono una linea spirituale, filosofica e pedagogica. In mancanza dei presupposti di base, passo all’analisi filologica dell’articolo, non teologica.

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